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Immagine AI oracolo elettorale. |
Romania e il suo affidamento eccessivo sugli algoritmi con le motivazioni della Corte Suprema assomigliano alla creazione di una sorta di "oracolo digitale", una figura di autorità indiscussa e poco comprensibile.
Pare che siano state esposte le motivazioni della corte Suprema della Romania, che mormora così:
>>”La natura libera
del voto è stata violata poiché gli elettori sono stati disinformati attraverso
una campagna elettorale in cui uno dei candidati, in violazione delle leggi
elettorali nazionali, ha utilizzato una propaganda aggressiva sfruttando
eccessivamente gli algoritmi delle piattaforme dei social media”<<, osserva il documento.
Imputare allo schema degli algoritmi di una
campagna elettorale rappresentano un sistema troppo complesso e dinamico
per essere completamente descritto da un insieme di algoritmi. Tuttavia, l'analisi dei processi attraverso
una lente algoritmica può aiutarci a identificarne le propagande strutturate
esponendo le inefficienze e a progettare soluzioni più efficienti.
La richiesta di saper analizzare in modo trasparente ed esporre un "algoritmo riguardante le votazioni
" è un paradosso affascinante, ma intrinsecamente problematico. Un
algoritmo, per definizione, è una sequenza finita di istruzioni ben definite,
progettata per eseguire un calcolo. È un concetto rigoroso, tipicamente
associato all'informatica, dove ogni passo è logico e deterministico".
Inoltre, la stessa asserzione sulla matura libera del voto subisce una estrapolazione paradossale perche la percentuale delle persone che comprendono l’algoritmo e li sanno decifrare è bassissima da qui la costruzione probabile dell"oracolo digitale".
Molti algoritmi utilizzati nell'ambito elettorale sono
sofisticati e richiedono competenze tecniche avanzate per essere compresi
appieno. Tuttavia, questo non significa che la trasparenza sia impossibile. È
possibile fornire spiegazioni semplificate e rendere pubblici i codici
sorgente, consentendo a esperti indipendenti di verificarne il funzionamento, considerando le varianti; in particolare
quelle temporali, approccio molto interessante e potenzialmente efficace
per affrontare la sfida della regolamentazione degli algoritmi in un contesto
dinamico quale è l’universo a cui guardiamo.
Insegnare a ragionare è un passo fondamentale per affrontare
la sfida della regolamentazione degli algoritmi elettorali in un mondo in
continua evoluzione. Questo approccio, se combinato con un quadro normativo
flessibile e con un forte impegno etico,
può contribuire a garantire la trasparenza, (anche senza l'uso degli algorimi è già mancante), l'affidabilità e la democraticità
dei sistemi elettorali con algoritmi di flessibilità temporale i quali sono
importanti perché consentono di creare sistemi più robusti, efficienti e
adattabili ai cambiamenti del mondo reale. In un ambiente sempre più dinamico e
complesso, la capacità di adattarsi è fondamentale per il successo di qualsiasi
sistema.
-mm-
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