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Gamberi della Groenlandia |
I gamberi sul letto di risotto al nero di seppia non erano i famosi gamberi della Groenlandia , qui non si trovano, però il rischiano coincidente era ben evidente ed è stato notato.
La questione dei gamberoni della Groenlandia è stata
lanciata questa domenica quando Il Presidente ha commentato lo stato della Groenlandia,
affermando che "gli Stati Uniti d'America ritengono che la proprietà e il
controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta", ha scritto
Trump su Truth Social, e così ha riferito Reuters lunedì.
La questione è grossa e ben complicata visto che la Groenlandia
è indirettamente Europea attraverso la
Danimarca che è parte della EU.
In risposta al commento del presidente, il primo ministrodella Groenlandia Mute Egede ha affermato che l'isola "non è in vendita e
non sarà mai in vendita", ha riferito Reuters.
Il governo danese ha annunciato un enorme aumento della
spesa per la difesa della Groenlandia, poche ore dopo che il presidente eletto
degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito il suo desiderio di acquistare il
territorio artico, ha riferito la BBC mercoledì.
Tra le virgolette alcuni analisti ritengono che l'aumento della spesa per la difesa della
Danimarca sia ancora principalmente influenzato dal conflitto tra Russia e
Ucraina. Un insieme di vicende che traspare, molto più di quanto possiamo
vedere e possiamo immaginare con questa nuova povera gatta da pelare per l’Europa, detto
che spunta ogni volta che ci si trova a dover affrontare una grana. Insomma,
qualcosa di decisamente seccante.
A proposito di gatte da pelare questa non è l’unica, poiche
la più fragile è quella che riguarda la criminalità informatica, Martedì l'Assemblea generale delle Nazioni
Unite (ONU) ha adottato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la
criminalità informatica, un trattato globale fondamentale che rafforza la
cooperazione internazionale nella lotta contro tali crimini. Si tratta del
primo trattato di giustizia penale internazionale negoziato tra gli Stati
membri delle Nazioni Unite in oltre 20 anni.
La convenzione, giuridicamente vincolante, riconosce i
rischi significativi posti dall'uso improprio delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione, che consentono attività criminali.
Si legge nella dichiarazione: "La convenzione crea una
piattaforma senza precedenti per la collaborazione nello scambio di prove
elettroniche, la protezione delle vittime e la prevenzione, garantendo al
contempo la tutela dei diritti umani online". Fragile poiche vedremo l’interpretazione
applicata con il senno del poi, fenomeno è noto in psicologia come hindsight
bias o errore del pregiudizio retrospettivo, un concetto che trova
un'applicazione particolarmente delicata nel campo giuridico. Da un lato, ci
permette di analizzare a fondo gli eventi passati, individuando eventuali
errori e migliorando le norme e le procedure future. Dall'altro, se non
utilizzato con reciprocità e cautela, può portare a giudizi distorti e a
decisioni ingiuste.
Sarà preferibile adottare una posizione cautelativa flessibili per adattarsi ai cambiamenti sociali e tecnologici, evitando di cristallizzarsi su modelli obsoleti. Questo rappresenta una delle più grandi sfide nell'analisi di fatti accaduti e non rilevati in precedenza.
Questa tendenza cognitiva, che
ci porta a considerare gli eventi passati come più ovvi e prevedibili di quanto
non fossero in realtà, può inficiare gravemente le indagini e le decisioni
giudiziarie. Un fatto che viene considerato rilevante solo dopo che si è
verificato un evento dannoso e ciò che prima appariva innocuo, assume
all'improvviso un significato cruciale alla luce delle nuove informazioni, è
una fragilità anche sulla prepotenza, mentre si tende a presumere che gli
investigatori e i decisori avrebbero dovuto prevedere tutto ciò che è accaduto,
l’interrogativo è in assenza di elementi
tecnologici sufficienti è corretto applicare il senno del poi o giudicare dei
fatti a loro sconosciuti?.
l dilemma degli elementi tecnologici e la valutazione dei
fatti sconosciuti l'applicazione retroattiva di nuove tecnologie e conoscenze
potrebbe portare a una sorta di "caccia alle streghe", in cui si
cerca a tutti i costi di individuare colpevoli anche dove non ce ne sono.
Purtroppo, ancora la popolazione deve essere educata a un uso consapevole e critico delle tecnologie, in modo da poter discernere le informazioni vere da quelle false e difendersi dalle manipolazioni. Le aziende tecnologiche devono essere più trasparenti riguardo ai loro algoritmi e ai dati che raccolgono, consentendo un maggiore controllo da parte degli utenti. La cooperazione tra paesi è fondamentale per affrontare le sfide poste dalla tecnologia, che non conoscono confini nazionali.
La dicotomia tra bene comune e
interesse personale è un tema complesso e sfaccettato, un tema tanto antico
quanto attuale, che richiede un continuo approfondimento e un confronto tra
diverse prospettive. Approfondire questa
situazione globale è interessante ma pesante e costosa, d’altra parte ci sono
scienziati del diritto che cattedratici sentenzieranno.
Secondo un comunicato stampa delle Nazioni Unite, la
convenzione sarà aperta alla firma durante una cerimonia ufficiale che si terrà
ad Hanoi, in Vietnam, l'anno prossimo ed entrerà in vigore 90 giorni dopo la
ratifica da parte del 40° firmatario.
-mm-
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