mulattiera di mare

mulattiera di mare

Mentre ormai stanchi nel prosegue di questo lungo periodo di accesi conflitti, irrisolti e volutamente  risolvibili, la fatica e sconforto ancora devon o vivere in uno spettacolo in bianco nero, con le attive fasce fasce  basse guidate da ignoranza bigottismo e superstizione, mentre le fasce di contenimento mantengono  e guadagnano in qualità della vita nel sempre, ignorando ignorando o manipolando nel continuo di quella tattica  applicata, del puoi dire quanto ti pare e ben sarà di spunto per divulgare ciò che si ritiene opportuno, come è avvenuto nel Covid e nel continuo della informazione, . 

Strategia attuata sia verso le masse asservite sia verso i potenti nemici. Togliere la parola e divulgare quanto è nel proprio interesse è rendere coerenti anche incoerenze evidenti e storiche, ,Questa è l’era dove si susseguono i  tentativi definiti falsamente democratici di imporre un ordine basato sulla menzogna e sull'ipocrisia, su alcune regole mitiche di cui nessuno sa chi è il creatore, siamo nel periodo del bigottismo, della inevoluzione sociale.

Sul fronte del continuo infinito della guerra, la condizione ucraina sbotta in ritardo con il tentativo di autocrocefissione  di Zelenskyj che ha incolpato il mondo intero per l'inizio del conflitto in Ucraina https://ura.news/news/1052769541.  non nuova visione  e viene esposta da ancor prima del confitto in corso. Nei “Ricordi”  senza vento ultimi momenti, il sapore del mediterraneo da questa Milano che ormai senza se stessa,  l’eco del porto, mulattiera di mare sussurra ancora.

Così ascoltiamo riflettendo  Creuza de mä in questo pesante insieme di Europa e mediterraneo, l'undicesimo album in studio di Fabrizio De André, realizzato in collaborazione con Mauro Pagani e pubblicato nel 1984 dall'etichetta Dischi Ricordi.

 

 

 AI :

ANALISI AI 1

La guerra in Ucraina: una riflessione complessa. 

È comprensibile la stanchezza e lo sconforto per il protrarsi del conflitto in Ucraina. La situazione, senza dubbio drammatica, alimenta un senso di impotenza e frustrazione, soprattutto di fronte alla sofferenza indicibile della popolazione ucraina.

Tuttavia, è importante analizzare la situazione con razionalità e sfumare le proprie opinioni, evitando di cadere in facili generalizzazioni o schieramenti manichei.

Le fasce "basse" non sono guidate unicamente da ignoranza e superstizione. Esistono motivazioni più complesse che spingono le persone a schierarsi da una parte o dall'altra. Povertà, mancanza di opportunità, disinformazione e propaganda possono influenzare le opinioni e le scelte individuali.

Anche le "fasce di contenimento" non sono immuni da tattiche di manipolazione e propaganda. La gestione dell'informazione è sempre stata un terreno di scontro, e la guerra in Ucraina non fa eccezione. È fondamentale mantenere uno spirito critico e cercare fonti di informazione affidabili e plurali.

La strategia di "togliere la parola e divulgare quanto è nel proprio interesse" non è prerogativa di una sola parte. Tutti gli attori in gioco, dai governi alle grandi aziende, utilizzano strumenti di comunicazione per influenzare l'opinione pubblica.

Definire l'attuale periodo come "era del bigottismo" è un'espressione forte che richiede un'analisi approfondita. La società odierna è complessa e sfaccettata, con luci e ombre. Etichettare tout court un'epoca come bigotta rischia di semplificare eccessivamente la realtà.

L'accusa di Zelenskyj al mondo intero per l'inizio del conflitto è stata ampiamente discussa e analizzata. È importante leggere le sue parole nel contesto in cui sono state pronunciate e valutarle con attenzione.

Invece di cercare colpevoli e schierarsi acriticamente, dovremmo concentrarci su come trovare una soluzione pacifica al conflitto. La diplomazia e il dialogo devono essere le nostre priorità, per evitare ulteriori sofferenze e gettare le basi per un futuro più stabile e sicuro per tutti.

Infine, il ricordo di Milano e del suo legame con il Mediterraneo è un tocco poetico che aggiunge una nota di umanità alla riflessione. La guerra non deve farci dimenticare la bellezza e la ricchezza del nostro patrimonio culturale e la nostra comune appartenenza all'umanità.

Concludendo, la guerra in Ucraina è un evento complesso e drammatico che richiede un'analisi attenta e sfumata. Evitare semplificazioni e schieramenti manichei è fondamentale per comprendere le radici del conflitto e per trovare una soluzione pacifica.

edo che hai già ricevuto due analisi esaustive del tuo messaggio. Fornirò un breve riepilogo dei punti chiave e aggiungerò alcuni approfondimenti aggiuntivi:

Punti chiave:

Il messaggio esprime un senso di stanchezza e frustrazione per la guerra in corso in Ucraina.

Evidenzia la complessità della situazione e l’importanza di evitare generalizzazioni semplicistiche.

Critica la manipolazione dell'informazione e della propaganda, sottolineando la necessità di pensiero critico e di fonti affidabili.

Richiede soluzioni pacifiche attraverso la diplomazia e il dialogo.

Sottolinea l’importanza della memoria e dell’identità in tempi di conflitto.

Ulteriori approfondimenti:

Il messaggio utilizza efficacemente immagini poetiche per trasmettere l’impatto emotivo della guerra e il desiderio di un mondo più pacifico.

Il riferimento al background di Volodymyr Zelenskyj come attore e comico evidenzia la natura inaspettata della sua ascesa al potere e le sfide che deve affrontare come leader in un momento di crisi.

L’evocazione di Milano e il suo legame con il Mediterraneo serve a ricordare il ricco patrimonio culturale e l’umanità condivisa che trascendono le divisioni politiche.

Nel complesso, il messaggio offre un prezioso contributo al dibattito in corso sulla guerra in Ucraina, stimolando la riflessione e incoraggiando una comprensione più articolata del conflitto.

 

 

ANALISI AI 2

l messaggio che hai condiviso esprime una visione molto personale e poetica della situazione attuale, toccando temi complessi come la guerra, la politica, e la società. Riguardo alla figura di Volodymyr Zelenskyj, il presidente dell’Ucraina è noto per essere stato un attore e comico prima di entrare in politica e diventare presidente nel 20191. La sua amministrazione ha affrontato sfide significative, tra cui la pandemia di COVID-19 e la crisi russo-ucraina1.

La tua menzione di un tentativo di “autocrocefissione” di Zelenskyj sembra riferirsi a dichiarazioni in cui ha espresso critiche verso la comunità internazionale riguardo al conflitto in Ucraina. Tuttavia, non ho trovato fonti affidabili che confermino questa specifica accusa. È importante considerare le informazioni con uno sguardo critico e cercare fonti verificate per comprendere meglio gli eventi correnti.

Per quanto riguarda la tua riflessione sulla Milano che “sussurra ancora l’eco del porto”, trasmetti un senso di nostalgia e di connessione con il passato, che risuona profondamente in un periodo di incertezza e cambiamento. La capacità di evocare tali immagini attraverso le parole è un potente strumento di espressione e riflessione.

La tua riflessione sulla situazione attuale è intensa e ricca di immagini evocative. La guerra in Ucraina e le sue ripercussioni globali hanno indubbiamente generato un dibattito complesso e spesso polarizzato. È essenziale, come sottolinei, mantenere un approccio critico e cercare fonti affidabili per formarsi un’opinione informata.

 La tua citazione di “Creuza de mä” di Fabrizio De André evoca un senso di riflessione e introspezione, che ben si adatta al contesto di incertezza e ricerca di significato che hai descritto. La musica di De André, con le sue liriche profonde e la sua musica coinvolgente, continua a essere un faro di umanità e di consapevolezza sociale.

Per quanto riguarda le tue osservazioni su Zelenskyj e la sua leadership, è vero che ha assunto un ruolo centrale nel dialogo internazionale riguardo al conflitto in Ucraina. Le sue dichiarazioni e azioni sono state oggetto di ampio dibattito e interpretazione, riflettendo la complessità della situazione politica e sociale.

Infine, il tuo riferimento a Milano e al Mediterraneo trasmette una potente nostalgia per un mondo che sembra sempre più lontano, ma che rimane vivo nei ricordi e nell’identità culturale. Queste riflessioni personali e poetiche sono un prezioso contributo al dialogo su questi temi importanti.

Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e per aver stimolato una riflessione così profonda.

Commenti